Caldo, delizioso ed esotico, il naso affascina con le sue note vivaci. Inizialmente, la complessità si presenta calorosa, dorata, scintillante, caratterizzata da un esotismo orientale: frutta candita, frangipane, spezie dolci, coriandolo fresco. Al respiro, lo zafferano diventa più iodato, il bouquet si offusca poco a poco divenendo apparentemente più nascosto, misterioso. In bocca si sprigiona all’istante, in tutta la sua maestosità, esprimendosi pienamente, con opulenza, mentre si veste di una grazia ariosa che evoca la leggerezza di una ballerina. Energico e sensuale, sempre concentrato sulle note fruttate. Con una sconvolgente similitudine tra naso e bocca, il piacere intenso e diffuso che si prova nella soddisfazione del sorso pian piano diventa più grave e profondo. Prolungandosi in un finale che sembra interminabile, il fin di bocca lascia esprimere il carattere vivace del vino su note saline con leggeri sapori di liquirizia. Un bicchiere ricco di sensazioni ed emozioni penetranti, che rivela uno champagne la cui intensità nasce dalla precisione.
È grazie a Richard Geoffroy, l'ex Chef de Cave della casa, che ha incarnato l'anima di Dom Pérignon per otto anni, che nasce il concetto di "Plenitude".
Poiché l'espressione di un'annata non è fissa nel tempo e si evolve in fasi, P2 offre una nuova visione dello Champagne dopo più di 15 anni di elaborazione. Dopo diciassette anni di lenta maturazione nelle cave di gesso della Maison de Champagne Dom Pérignon, il Plénitude 2 entra in una nuova era della sua esistenza presentandosi come testimone del tempo che passa.
Frutto di un'annata eccezionale, Dom Pérignon Vintage 2002 Plénitude 2 cattura l'affascinante personalità di un anno che segnerà la storia della Champagne.
Una nuova dimensione!
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Caldo, delizioso ed esotico, il naso affascina con le sue note vivaci. Inizialmente, la complessità si presenta calorosa, dorata, scintillante, caratterizzata da un esotismo orientale: frutta candita, frangipane, spezie dolci, coriandolo fresco. Al respiro, lo zafferano diventa più iodato, il bouquet si offusca poco a poco divenendo apparentemente più nascosto, misterioso. In bocca si sprigiona all’istante, in tutta la sua maestosità, esprimendosi pienamente, con opulenza, mentre si veste di una grazia ariosa che evoca la leggerezza di una ballerina. Energico e sensuale, sempre concentrato sulle note fruttate. Con una sconvolgente similitudine tra naso e bocca, il piacere intenso e diffuso che si prova nella soddisfazione del sorso pian piano diventa più grave e profondo. Prolungandosi in un finale che sembra interminabile, il fin di bocca lascia esprimere il carattere vivace del vino su note saline con leggeri sapori di liquirizia. Un bicchiere ricco di sensazioni ed emozioni penetranti, che rivela uno champagne la cui intensità nasce dalla precisione.
È grazie a Richard Geoffroy, l'ex Chef de Cave della casa, che ha incarnato l'anima di Dom Pérignon per otto anni, che nasce il concetto di "Plenitude".
Poiché l'espressione di un'annata non è fissa nel tempo e si evolve in fasi, P2 offre una nuova visione dello Champagne dopo più di 15 anni di elaborazione. Dopo diciassette anni di lenta maturazione nelle cave di gesso della Maison de Champagne Dom Pérignon, il Plénitude 2 entra in una nuova era della sua esistenza presentandosi come testimone del tempo che passa.
Frutto di un'annata eccezionale, Dom Pérignon Vintage 2002 Plénitude 2 cattura l'affascinante personalità di un anno che segnerà la storia della Champagne.
Una nuova dimensione!
| Regione | FRANCIA - Vallée de la Marne |
|---|---|
| Denominazione | Champagne AOC |
| Vitigno | Chardonnay 52%, Pinot Nero 48% |
| Annata | 2002 |
| Alcol (%) | 12,5 |
| Litri | 0,75 |
| Stile | METODO CLASSICO - Champenoise |
| Dosaggio | Brut |
| Categoria del Produttore | NM: Négociant Manipulant |
| Abbinamenti | Gioca con gli abbinamenti gastronomici più audaci. Vai sul sicuro col Caviale. |
L'azienda
|
DOM PÉRIGNON
Dom Pérignon è il grande nome dello Champagne: un nome che richiama direttamente l’abate Pierre Pérignon che, secondo la leggenda, inventò lo Champagne nel XVII nell’abbazia di Saint-Pierre d’Hautvillers, nei pressi di Épernay, Grand Cru della Vallé de la Marne. Fondata nel 650 dall’arcivescovo di Reims, distrutta e ricostruita a più riprese, riportata in auge da Caterina de Medici, l’Abbazia di Hautvillers ospita per 47 anni l’attività del monaco Dom Pérignon. Essa viene acquistata da Moët et Chandon insieme ai vigneti circostanti. La prima cuvée denominata Dom Pérignon è registrata dalla maison Mercier e poi venduta a Moët et Chandon, quando quest’ultima acquisisce la prima. Si tratta dell’annata 1921, considerata leggendaria in Champagne, commercializzata nel 1935 come cuvée di prestigio. |
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